L’estate è arrivata e, con il caldo, la voglia di lasciarsi alle spalle la fatica dell’inverno, per preoccupazioni, l’accumulo di una stanchezza mentale che ci sfinisce.
I luoghi di villeggiatura sono stracolmi anche se, è sempre bene ricordarlo, per molte persone le vacanze restano un miraggio.
Ma, anche se con fatica, anche se barricati nei nostri appartamenti roventi, penso ai moltissimi anziani che vivono una profonda esperienza di dolente solitudine, possiamo fare spazio a Dio.
La fede non va in vacanza, anzi. A volte, complice il rilassamento, il riposo, la quiete, l’estate può diventare il tempo per riprendere in mano la nostra vita interiore, per fare il punto della situazione, per mettersi a leggere un buon libro.
Per fare il “punto-nave” della nostra vita, per capire in che direzione stiamo andando, se siamo noi i timonieri della nostra barca. E per farlo, come sempre, abbiamo a disposizione la bussola che è la preghiera e la meditazione, e la carta nautica che è il Vangelo.
Per stabile un criterio di giudizio, un orientamento, per scegliere la prospettiva da cui guardare il mondo, gli altri, noi stessi.
E, ricorda il Vangelo, il modo che ha Gesù di vedere la vita è quella della compassione, della tenerezza, della misericordia. Perché solo la misericordia ci può salvare.
Compassione che non è pena, ma mettersi nei panni degli altri e, insieme, cercare soluzioni.
Quella compassione, quel patire insieme, quel sentire con te, di cui Cristo è Maestro.
Commento al Vangelo del 21 Luglio 2024
Sedicesima domenica durante l’anno
Ger 23,1-6/Ef 2,13-18/Mc 6,30-34
Soul Beach
L’estate è arrivata e, con il caldo, la voglia di lasciarsi alle spalle la fatica dell’inverno, per preoccupazioni, l’accumulo di una stanchezza mentale che ci sfinisce.
I luoghi di villeggiatura sono stracolmi anche se, è sempre bene ricordarlo, per molte persone le vacanze restano un miraggio.
Ma, anche se con fatica, anche se barricati nei nostri appartamenti roventi, penso ai moltissimi anziani che vivono una profonda esperienza di dolente solitudine, possiamo fare spazio a Dio.
La fede non va in vacanza, anzi. A volte, complice il rilassamento, il riposo, la quiete, l’estate può diventare il tempo per riprendere in mano la nostra vita interiore, per fare il punto della situazione, per mettersi a leggere un buon libro.
Per fare il “punto-nave” della nostra vita, per capire in che direzione stiamo andando, se siamo noi i timonieri della nostra barca. E per farlo, come sempre, abbiamo a disposizione la bussola che è la preghiera e la meditazione, e la carta nautica che è il Vangelo.
Per stabile un criterio di giudizio, un orientamento, per scegliere la prospettiva da cui guardare il mondo, gli altri, noi stessi.
E, ricorda il Vangelo, il modo che ha Gesù di vedere la vita è quella della compassione, della tenerezza, della misericordia. Perché solo la misericordia ci può salvare.
Compassione che non è pena, ma mettersi nei panni degli altri e, insieme, cercare soluzioni.
Quella compassione, quel patire insieme, quel sentire con te, di cui Cristo è Maestro.
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