Non lo sa Gesù, tenero, ma la moltiplicazione dei pani e dei pesci segna il declino della sua popolarità. Ma anche, come vedremo più avanti, motiverà la decisione, da parte sua, di cambiare strategia pastorale: non si rivolgerà più alle folle ma al gruppo dei discepoli, agli intimi.
Il Maestro pensava, sperava, che la gente fosse pronta al salto di qualità. Così come sperava che i suoi avessero superato la più impegnativa delle prove, quella della compassione.
Entrambe le attese si riveleranno infondate.
Delude la folla, manipolando e stravolgendo il chiaro messaggio sotteso al miracolo.
Deludono i discepoli che, nel vangelo di Marco, vogliono che ciascuno se ne torni casa.
Gesù, davanti alla folla, davanti alla missione impossibile di trovare pane a sufficienza per tutti, davanti alla pressione dei problemi concreti e reali che anche noi dobbiamo affrontare, propone la soluzione: imitare il gesto ingenuo e profetico dell’adolescente che mette in gioco la merenda.
Il miracolo della condivisione, del mettersi in gioco senza attendere che altri facciano al posto nostro. La gente ha capito l’esatto contrario: ecco un Dio che ci sfama gratuitamente.
Commento al Vangelo del 4 Agosto 2024
Diciottesima domenica durante l’anno
Appetiti
È l’inizio della fine.
Non lo sa Gesù, tenero, ma la moltiplicazione dei pani e dei pesci segna il declino della sua popolarità. Ma anche, come vedremo più avanti, motiverà la decisione, da parte sua, di cambiare strategia pastorale: non si rivolgerà più alle folle ma al gruppo dei discepoli, agli intimi.
Il Maestro pensava, sperava, che la gente fosse pronta al salto di qualità. Così come sperava che i suoi avessero superato la più impegnativa delle prove, quella della compassione.
Entrambe le attese si riveleranno infondate.
Delude la folla, manipolando e stravolgendo il chiaro messaggio sotteso al miracolo.
Deludono i discepoli che, nel vangelo di Marco, vogliono che ciascuno se ne torni casa.
Gesù, davanti alla folla, davanti alla missione impossibile di trovare pane a sufficienza per tutti, davanti alla pressione dei problemi concreti e reali che anche noi dobbiamo affrontare, propone la soluzione: imitare il gesto ingenuo e profetico dell’adolescente che mette in gioco la merenda.
Il miracolo della condivisione, del mettersi in gioco senza attendere che altri facciano al posto nostro. La gente ha capito l’esatto contrario: ecco un Dio che ci sfama gratuitamente.
Povero Gesù.
Poveri noi. […]
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