Con inattesa modernità, la stessa che abbiamo già notato negli altri episodi di cui finora ci siamo occupati, scopriamo in questo racconto alcuni tratti della fragilità del maschile e del femminile, alcune ombre che dobbiamo avere il coraggio di riconoscere e di affrontare.
È forte come Sansone! I racconti biblici influenzano il nostro linguaggio, anche se abbiamo perso la memoria precisa degli eventi che narrano. Sansone è un forzuto, e su questo ci siamo, e forse i più arguti ricordano anche un modo di dire inquietante: muoia Sansone con tutti i filistei!, per indicare un’azione che causa grande danno al nemico portando nel contempo alla morte colui che la compie. Le vicissitudini di Sansone ci interessano, nel nostro caso, per la sua burrascosa e ingannevole relazione d’amore con una donna filistea: Dalila. Un rapporto che ci permette ancora di approfondire il tema dell’inganno all’interno della coppia e del pericoloso gioco della seduzione. La loro vicenda è narrata
nel libro dei Giudici, uno dei meno conosciuti della Bibbia. Con inattesa modernità, la stessa che abbiamo già notato negli altri episodi di cui finora ci siamo occupati, scopriamo in questo racconto alcuni tratti della fragilità del maschile e del femminile, alcune ombre che dobbiamo avere il coraggio di riconoscere e di affrontare. L’autore del libro dei Giudici lascia intendere che i figli di Adamo amano essere corteggiati e prendere in giro le donne, che sono dei vanitosi e dei superficiali. Ma dice anche che le figlie di Eva seguono gli uomini potenti, usano la loro bellezza per secondi fini e che non sopportano di essere
umiliate. Vero e terribile.
È un tema di Coppie della Bibbia.