Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis. Due santi che hanno in comune l’essere giovani, laici, inseriti nel loro contesto, entrambi studenti e che verranno canonizzati durante il Giubileo degli adolescenti e dei giovani.
Continuiamo la conoscenza dei santi, noi che siamo concittadini dei santi e famigliari di Dio. Lasciamo per qualche tempo la scelta di parlare di donne per concentrarci su due credenti che saranno i sicuri protagonisti del prossimo Giubileo: Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis. Due santi che hanno in comune l’essere giovani, laici, inseriti nel loro contesto, entrambi studenti. Il primo vissuto nei primi decenni del Novecento, laico dell’Azione Cattolico, figlio del fondatore del quotidiano torinese La Stampa, borghese, appassionato della vita e della montagna, coltiva un lato sconosciuto ai suoi: l’amore per i poveri. Proprio visitando i poveri nei tuguri malsani di Torino contrarrà una malattia che lo
porterà alla morte in poche ore. Carlo, adolescente vissuto nell’ultimo ventennio del secolo scorso, vive la sua fede con schiettezza, gioia, molto legato all’eucarestia e consapevole dell’importanza del diffondere la Parola anche attraverso i nuovo strumenti offerti dalla rete. Due grandi santi che ci aiutano a rispondere alla domanda su come portare l’annuncio ai più giovani e che verranno canonizzati durante il Giubileo degli adolescenti e dei giovani.
È un tema di santi.
Ritiro mensile
È la prima lettera scritta da Paolo ad una sua comunità. Anzi: è il primo scritto del Nuovo Testamento, antecedente ai Vangeli. Una fotografia in presa diretta di quella che era la nascita di una comunità.
Un giorno dell’anno 51, i cristiani di Tessalonica, riuniti per la liturgia, stavano per ascoltare per la prima volta la lettura di una lettera di Paolo, che scriveva loro da Corinto.
Alcuni mesi prima, Paolo aveva lasciato Tessalonica sotto la pressione dell’agitazione causata dalla sua predicazione in ambiente giudaico (At 17,5-10) e doveva avere la sensazione che la sua opera in questa città fosse rimasta incompiuta. Dopo le rapide soste a Berea e Atene, si era stabilito a Corinto, presso Priscilla e Aquila. Una lettera è nient’altro che un rinnovato contatto con il destinatario, il seguito di una conversazione.
Quando Paolo scrive, egli desidera prolungare la sua predicazione presso i fedeli che ha conquistato a Cristo. Così una lettera apostolica é un documento ufficiale inviato da uno o più apostoli a tutta una comunità ecclesiale stabilita in una città. Paolo, con i suoi compagni di apostolato, scrive ai cristiani delle città dove egli ha fondato delle Chiese.
È un corso di Sacra Scrittura.
Dati in aggiornamento