Capitolo Nove

Cara Giulia,

vedo che le interrogazioni non solo non spengono la tua sete di Verità, ma la amplificano mettendomi in difficoltà! Mi pare che la lettura dei filosofi moderni abbia buttato benzina sul fuoco della tua ricerca. (Apro una parentesi che ti sembrerà astrusa: tutte le volte che la Verità ci si dipana un po’ succede qualcosa che ce la ingarbuglia ancora di più. Un caso? Chiedilo a quello del piano di sotto …).
Mi dici: “Ammettiamo che la testimonianza su Gesù sia autentica. E le altre religioni? Non hanno forse anche loro conosciuto la Verità?”. Problema spinoso … Prima di cercare una risposta ti propongo di verificarti dentro.

Conosco un sacco di gente che quando mi parla dell’uguaglianza delle religioni, in realtà si pone a un livello più alto delle religioni. Come a dire: “Io ho capito che in fondo in fondo tutte le religioni si assomigliano …”Bhé, vedi, è vero ed è falso allo stesso tempo questo ragionamento.
Vero perché tutte le religioni cercano una dimensione più approfondita di vita e un senso ultimo.
Falso perché metterle sullo stesso piano significa quantomeno trascurare la loro storia e la loro identità. Se vedendo tua sorella la chiamassi “Giulia” e la trattassi come se avessi realmente incontrato te, e all’obiezione di tua sorella rispondessi: “in fondo siete uguali perché avete la stessa madre”, come si sentirebbe? Occorre grande rispetto nell’affrontare la storia della ricerca di Dio da parte dell’uomo.

Ma torniamo a noi: le religioni, in fondo, non si equivalgono? Sì: tutte cercano un riferimento all’Assoluto, al “di più”, perché tutte cercano lo stesso oggetto. Ma non tutte hanno colto la Verità di Dio con la stessa intensità, con la stessa prospettiva. Se guardassimo il Cervino da Zermatt, dal Breuil, da Pila o dalla Capanna Carrel, vedremmo tutti lo stesso splendido monte, e tutti, a ragione, potremmo darne una descrizione, parziale ma autentica. Ora: se chi è alla capanna Carrel dicesse: “Io lo vedo più da vicino”, direbbe il vero, senza che nessuno degli altri si offenda! Se il Cristianesimo dice: “Gesù è venuto a dirci da vicino il Volto di Dio”, non significa né svalorizzare le altre ricerche di Dio, né negare che colgano una prospettiva della Verità. Ma dal dire che una religione animista, che coglie una presenza divina nelle cose è identica alla complessa visione dell’Islam, mi sembra eccessivo.

Tutte le religioni, quindi, colgono una parte della Verità. I cristiani sostengono (libera o meno di crederci) che ciò che hanno ricevuto (nota: non che hanno scoperto), è la vera Rivelazione di Dio. Un discorso a sé meritano le tre religioni sorelle: Cristianesimo, Islam e Ebraismo… Tutte e tre partono dalla stessa prospettiva e nelle conclusioni hanno moltissimi punti in comune (su chi è Dio, il solo, il misericordioso, che stringe Alleanza con il popolo). Le religioni orientali (anche se mettiamo in un unico paniere realtà tra loro anche molto diverse) hanno sviluppato mirabilmente alcune intuizioni sulla natura dell’uomo (brandello della divinità) e sulle tecniche per condurre una vita autentica (l’autocoscienza). In questo senso io credo che Gesù sia la Rivelazione definitiva di Dio.

Certo, ed è un auspicio ancora ripreso dal Papa nell’enciclica in preparazione al terzo millennio, occorre che sempre di più che le religioni si incontrino, dialoghino, si purifichino e si rispettino nella loro diversità. Ricordi la profonda impressione che suscitò nel mondo l’incontro di Assisi nell’86? Credo che le religioni abbiano molto da dire e da dare all’uomo di oggi, sbandato e alla ricerca della Verità. In questo senso molto si sta facendo e molto ancora si può fare. Attenta però a non metterti a fianco di queste esperienze, giudicandole secondo parametri sociologici o filosofici. La fede è cosa seria e merita di essere trattata con grande rispetto…

A presto!

don Paolo