Terza domenica di Quaresima

Es 17,3-7/ Rm 5,1-2.5-8/ Gv 4,5-42

Seduzione

La sta aspettando. Anche se è affaticato, perché sempre Dio ci insegue.

Perché mai si stanca di cercarci. Noi cerchiamo colui che ci cerca.

Ci ama, Dio. Ci corteggia.

Eccolo lo sposo che aspetta la sposa per chiederle conto della sua infedeltà.

A chiedere conto a quel pezzo di Israele, la Samaria, caduta in mani nemiche da secoli e rappresentata da quella donna che, sola, viene a far acqua al pozzo nell’ora più assurda della giornata.

Per non essere vista, immaginiamo, perché il paese è piccolo e la gente mormora.

E lei non ne può davvero più di essere giudicata.

Come me. come te, amico lettore.

Di dover essere come gli altri vogliono, vorrebbero, dicono. Sempre appesi al giudizio degli altri. sempre a sostenere esami, via uno, l’altro. E finiamo col credere all’immagine deformata di noi stessi che nel deserto l’avversario ci propone.

Stanca lei. Stanco Dio.

Siede, Dio. E chiede alla donna di dissetarlo. Ha sete della sua fede ormai spenta.

Ha sete di lei. Ha sete di me. Ha sete di te.

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