Assunzione di Maria

Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab /1Cor 15,20-26 /Lc 1,39-56

Si danza!

L’antipatico signor Covid, che ancora tanto influenza le nostre vite, alcune cose buone, a ben vedere, le ha sapute fare.

Fra queste quella di metterci davanti ai nostri limiti che a volte fingiamo di non vedere.

Abbiamo passato mesi a programmare la nostra vita per settimane, rimandando decisioni, scelte, propositi. Abbiamo visto quanto i nostri desideri debbano fare i conti con l’imprevisto e i temi grandi della vita: il dolore, la malattia, il lutto.

E nel cuore dell’estate, all’inizio della fine di questo curioso tempo di riposo segnato dalla pandemia, la Chiesa ci invita ancora ad alzare lo sguardo, ad andare oltre, a sognare, a non contare i nostri giorni sulle dita di una mano.

A osare il futuro.

A gridare la speranza.

A costruire la cattedrale gotica del Regno scalpellando la mia pietra.

E lo fa affidandoci a colei che, più di ogni altro discepolo, più di ogni credente di ogni luogo e di ogni tempo, contro ogni evidenza, è stata la madre della speranza, la custode del futuro, la madre stessa di Dio.

Maria di Nazareth.

La danzatrice di Dio.  […]

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