Seconda Domenica durante l’anno

1Sam 3,3-10; 1 Cor 6,13-15.17-20; Gv 1, 35-42

Le quattro del pomeriggio

Siamo amati da Dio. Bene-amati, perché si può amare male, malissimo.

Ma Dio ama bene: senza ricatti, senza suscitare attese o sensi di colpa, senza porre condizioni. Ama perché è l’Amore puro, assoluto, totale e totalizzante.

Riscoprendo il nostro Battesimo, la nostra identità profonda, scopriamo di essere figli di Dio, figli del gran Re. Dio è contento di noi. È contento di te. Di me.

Siamo noi che stentiamo ad amarci come ci ama Dio.

O ci svalutiamo o ci sopravvalutiamo.

Ma per Dio siamo unici, irripetibili.

Tutta la nostra vita, allora, consiste nello scoprire e nell’assecondare ciò che siamo agli occhi di Dio, per diventare ciò che Dio vede: un capolavoro.

È un cammino che richiede libertà interiore, forza, costanza, che dura tutta la vita, ma che parte da una chiamata, dall’iniziativa di Dio. Siamo tutti vocati, chiamati a diventare capolavori.

Allora né fame, sete, pandemia, paura, carattere, ostacoli, niente ci può separare dall’amore di Cristo che ci permette di compiere questo cammino.  […]

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