Quarta domenica di Avvento, anno di Luca
Mic 5,1-4/ Eb 10,5-10/Lc 1,39-48

Una vita gravida

Salgono l’ultima collina rallentando il passo sotto il sole cocente.

Giuseppe sembra incoraggiare delicatamente il piccolo ciuchino che arranca. Maria non nasconde un velo di irrequietezza, provata dal lungo viaggio.
I loro famigliari non hanno condiviso quell’improvvisa decisione di raggiungere Elisabetta.

Giuseppe, invece, sì.

Parlano poco, lui e Maria. Molte cose hanno cambiato la loro vita nell’ultimo mese.

Meglio il silenzio che custodisce lo spazio di Dio.

Nel racconto dell’incontro con l’angelo la sua promessa sposa ha saputo dell’imprevista gravidanza dell’anziana parente. E scende in Giudea per essere d’aiuto. Ma, anche, per capire se quello che è successo è reale. Se davvero Dio ha deciso di farsi uomo nel suo acerbo seno di adolescente.

Forse Elisabetta sa. O forse non sa nulla.

Come accade anche a noi, quando il dubbio attraversa e devasta la nostra vita, la riempie di irrequietezza, facendoci credere di esserci sbagliati, che la vita è in mano al caos, che nessun Dio amante ama l’umanità. Benedetto dubbio, se ci fa uscire dalle nostre certezze, se ci mette in viaggio.

Eccoli ora, nel cortile di casa.

Zaccaria si fa loro incontro aiutando Giuseppe. Elisabetta, sulla soglia della porta, guarda Maria con un sorriso luminoso. Si guardano. Sorride anche Maria. Elisabetta porta una mano a sfiorarsi il ventre.

Benedetta, Maria! Benedetta fra tutte le donne! Benedetto colui che porti nel grembo!

Sì, sa tutto. […]

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