Quinta domenica di Quaresima

Ger 31,31-34; Eb 5,7-9; Gv 12, 20-33

Regalati

si palesa da subito. Gesù sa che il suo modo di parlare di Dio non può essere tollerato, visto che non è stato possibile ricondurlo a normalità.

Non sa cosa accadrà. Sa solo che è pronto ad andare fino in fondo.

A non cedere.

Morirà, piuttosto che rinnegare il volto del Padre.

Allora parla di fecondità. Di seme che deve morire per portare frutto.

La gloria, la presenza di Dio, la shekinah, si manifesterà in Gesù, quando donerà definitivamente la sua vita.

Il cuore dell’annuncio di Gesù non è la morte, ma il portare frutto.

Ci sono gesti che apparentemente sono un fallimento ma che, invece, sono gravidi di vita e di futuro. Come la croce che non è un grande dolore, ma un grande dono di sé. […]

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