Terza domenica durante l’anno, anno di Luca

Ne 8,2-4.5-6.8-10/1Cor 12,12-14.27/Lc 1,1-4. 4,14-21

La Parola 

Niente fake news, non scherziamo.

Luca è una persona seria, uno studioso, un credente. Non vende aria, non manipola o urla.

Il suo mentore e maestro san Paolo, probabilmente, che lo ha accompagnato alla fede, gli ha chiesto di fare come Marco con Pietro e di scrivere un racconto su Gesù ad uso di chi, come lui, è pagano.

Solo che Luca non è come Marco, o Matteo, non ha mai visto Gesù in vita sua. Come noi.

Allora, come abbiamo sentito, si è documentato, ha ascoltato i testimoni oculari, ha verificato le informazioni. Si è dato da fare. E tanto.

Perché la fede è una cosa seria. E Luca lo sa.

Porta rispetto per i suoi lettori, per noi. Per me.

Ha investito intelligenza e tempo perché possiamo renderci conto della solidità degli insegnamenti che abbiamo ricevuto.

Nel gioco al catastrofismo che sta avvelenando tutti, anche noi cristiani, in questo tempo di forzato smarrimento in cui tutti siamo vittime e tutti siamo diventati aggressivi, sospettosi, dubbiosi, Luca ci offre un punto di vista diverso: vai alle origini, alle sorgenti, agli inizi. Alla Parola.

Sei confuso in questa pandemia che sembra non finire e fa crollare le certezze? Sei smarrito da qualche prete che rende poco credibile il Vangelo? Sconfortato dall’incoerenza di noi cristiani? Non mollare la presa, non abbandonare la barca, torna al Cristo.

Segui Luca.

Fai come Esdra. Costruisci la tua fede sulla Parola. […]

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