Sir 3,17-18.20.28-29/ Eb 12,18-19.22-24/ Lc 14,1.7-14
Umiltà
Si urla, sempre. Sempre più spesso, sempre più forte.
E, finalmente, senza remore, senza vergogna, senza ipocriti perbenismi.
Diciamolo, infine, sveliamo il segreto di pulcinella: l’uomo è fogna putrida.
Inutile giocare a fare i democratici, i tolleranti, i dialoganti.
Ovunque, nel mondo, cresce la voglia della prova di forza, fra i potenti, fra le nazioni. Altro che dialogo, altro che mondo pacificato, altro che giustizia e sostenibilità. Ma non scherziamo.
Viva l’uomo forte, le parole forti, le scelte forti.
Viva l’opinione urlata, le scelte nette, le frasi assertive.
Poco importa se la realtà è complessa e va accolta e capita per poter essere cambiata: chi c’è c’è e pazienza per gli altri.
È una giungla, il mondo, impone una lotta senza quartiere.
Per essere visibili, per essere notati, o anche solo per sopravvivere.
O forse facciamo parte dell’altra parte, di quella che vorrebbe e non potrebbe.
Di quella, direbbe il filosofo Niestche, che non potendo essere dalla parte dei vittoriosi esalta i perdenti, dicendo beati i poveri.
Ma vorremmo, o sì se vorremmo, essere visibili. Ci sfiniamo di selfie, siamo inquieti se non abbiamo sufficienti like, seguiamo i vari influencer pensando che siano loro i nuovi modelli.
Uno su mille ce la fa, d’accordo. E gli altri novecentonovantanove?
E su questo minestrone che ribolle, su questi tempi infangati e rissosi, irrompe una Parola sussurrata.
Un Parola capace di orientare. Di svelare. Di far capire. Di illuminare.
Di chi dice che non esiste una classifica, se tutti sono unici.
E che rivela che siamo figli del gran Re, tutti, ognuno, ciascuno. […]
Commento al Vangelo del 28 Agosto 2022
Ventiduesima domenica durante l’anno
Sir 3,17-18.20.28-29/ Eb 12,18-19.22-24/ Lc 14,1.7-14
Umiltà
Si urla, sempre. Sempre più spesso, sempre più forte.
E, finalmente, senza remore, senza vergogna, senza ipocriti perbenismi.
Diciamolo, infine, sveliamo il segreto di pulcinella: l’uomo è fogna putrida.
Inutile giocare a fare i democratici, i tolleranti, i dialoganti.
Ovunque, nel mondo, cresce la voglia della prova di forza, fra i potenti, fra le nazioni. Altro che dialogo, altro che mondo pacificato, altro che giustizia e sostenibilità. Ma non scherziamo.
Viva l’uomo forte, le parole forti, le scelte forti.
Viva l’opinione urlata, le scelte nette, le frasi assertive.
Poco importa se la realtà è complessa e va accolta e capita per poter essere cambiata: chi c’è c’è e pazienza per gli altri.
È una giungla, il mondo, impone una lotta senza quartiere.
Per essere visibili, per essere notati, o anche solo per sopravvivere.
O forse facciamo parte dell’altra parte, di quella che vorrebbe e non potrebbe.
Di quella, direbbe il filosofo Niestche, che non potendo essere dalla parte dei vittoriosi esalta i perdenti, dicendo beati i poveri.
Ma vorremmo, o sì se vorremmo, essere visibili. Ci sfiniamo di selfie, siamo inquieti se non abbiamo sufficienti like, seguiamo i vari influencer pensando che siano loro i nuovi modelli.
Uno su mille ce la fa, d’accordo. E gli altri novecentonovantanove?
E su questo minestrone che ribolle, su questi tempi infangati e rissosi, irrompe una Parola sussurrata.
Un Parola capace di orientare. Di svelare. Di far capire. Di illuminare.
Di chi dice che non esiste una classifica, se tutti sono unici.
E che rivela che siamo figli del gran Re, tutti, ognuno, ciascuno. […]
CONTINUA A LEGGERE IL COMMENTO SU PAOLOCURTAZ.IT
Sostienici!
Il tuo 5×1000: scrivi 97715480014
Un’offerta: Associazione Zaccheo, fraz, Viseran 59, 11020 Gressan, iban: IT49O0858736440000020112195, BCC valdostana – Conto corrente postale 97359103
Paypal: http://www.tiraccontolaparola.it/sostienici/