Lasciati fare

 

Tu vieni da me?, si chiede stupito Giovanni il profeta. 

È lui che deve essere battezzato, purificato dal Messia, è lui che cerca, lui che, inquieto, ha consumato la sua vita cercando la salvezza. 

Ed invece è il Messia che viene a farsi battezzare.

È lui, il salvatore, a venirgli incontro. A venirci incontro.

Tu vieni da me?, non si capacita il più grande fra i profeti, il più grande fra i nati da donna.

Ha imparato dal vento rovente del deserto che la vita interiore è ricerca di Dio, la più straordinaria e complessa caccia al tesoro che possiamo intraprendere.

Ha lasciato crescere dentro di sé il desiderio.

Ha imparato a cercarlo, il Dio dei Padri.

A rifiutare le lusinghe del tempio, prima. E della folla che lo considera un guru, poi.

Ha tagliato i ponti con tutto, con tutti. È andato fino all’essenziale di sé, scarnificato, libero.

Sulla scia di migliaia di asceti di tutte le religioni e di tutti i tempi, ha imparato a fare a meno di quasi tutto, di quasi tutti, a ridurre a nulla le esigenze perché l’anima, libera, potesse esprimersi.

Ha pregato, digiunato, dormito nel freddo del deserto, taciuto.

Tutto per potere avere un qualche contatto con Dio.

Tutto per intercettare il suo sguardo.

Lo ha cercato fin nell’arido deserto di Giuda, sulle sponde del Giordano.

Ed ora è lui, Dio, a venirgli incontro.

Tu vieni da me? […]

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