Ventottesima domenica durante l’anno

2 Re 5,14-17/ 2 Tm 2,8-13/ Lc 17,11-19

Da appestati a uomini liberi 

Sale a Gerusalemme Gesù, tutta la sua vita è proiettata all’incontro con quella città, la culla della fede ma anche il nido delle vespe della religiosità aggressiva e ottusa. 

Sale con determinazione, col volto indurito, scrive Luca.

Attraversa la Samaria e la Galilea. 

Cammina verso l’assoluto. Cammina verso la resa dei conti. Cammina verso la Santa.

Ma intanto attraversa la vita, le città. Incontra la gente, si confronta, agisce.

Vive.

La sua vita interiore non è a parte, lontana, inaccessibile. Non lo rende un alieno.

È presente, il Signore. A sé e al mondo. Vede. Si accorge. Ha compassione.

Avrebbe di che starsene chiuso in se stesso, a meditare e a riflettere.

E invece.

Sulla strada gli si fanno incontro dieci lebbrosi che urlano a distanza.

Se siamo in cammino l’intera umanità ci si fa incontro, gridando. Possiamo fare come il ricco che non vede Lazzaro, o raccogliere la sfida di chi attende salvezza. Gesù ha fatto la sua scelta.

Da tempo. […]

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