A Cesare, a Dio

Bravi: la trappola è spettacolare.

E anche la vigliaccheria dell’animo umano è spettacolare.

Erodiani e farisei vanno da Gesù per metterlo in difficoltà.

Erodiani e farisei, il diavolo e l’acqua santa, chi collabora con i romani e chi li odia, chi li serve e chi li osteggia.

Ma hanno un nemico in comune, allora osano. Gesù è il terzo incomodo e va fatto sparire.

Contorte logiche umane: i nemici diventano alleati quando scoprono un nuovo nemico.

Bisogna pagare la tassa ai romani?

Gli erodiani pensano di sì, i farisei pensano di no, va pagata solo la tassa al tempio.

Cosa dirà il falegname diventato rabbino? 

Fra i suoi ha scelto un esattore, Matteo e uno zelota, feroce oppositori al dominio romano: si è rovinato con le sue stesse mani, dal loro punto di vista. O, forse, il punto di vista del Nazareno è che nessuno può essere catalogato e definito da ciò che fa o dalle idee che professa…

Dirà di pagare il tributo, scontentando l’anima secessionista e diventando un collaboratore?

Dirà di non pagarlo unendosi all’infinita schiera dei ribelli populisti?

Bel casino. […]

CONTINUA A LEGGERE IL COMMENTO SU PAOLOCURTAZ.IT