Già facciamo fatica a digerire il Natale in tutta la sua prorompente vitalità, una tale forza devastante da costringerci, in un certo senso, a rifugiarci dietro i soliti paraventi melensi della bontà e dell’emozione.
Ma, devo essere sincero, proprio non capisco come faccia, la liturgia, a proporci di celebrare in questa domenica fra Natale e Capodanno (molti la snobberanno, per fortuna!) la festa della Santa famiglia.
Sì, avete sentito bene: la festa della famiglia di Nazareth, proposta come modello delle nostra famiglie concrete.
C’è da svenire, vero?