Sesta domenica di Pasqua

At 8, 5-8.14-17/1Pt 3,15-18 / Gv 14,15-21

Amando, amati, amanti

Nel dolore la verità si fa più chiara, scriveva in una lettera il grande letterato russo Fedor Dostoevskij.

Questo hanno scoperto i discepoli del risorto, nel lungo camino di conversione alla gioia che dalla croce li ha portati, infine, ad accogliere l’inattesa novità di Dio

Perciò il tempo che viviamo è grazia, opportunità, epifania. E la paura non spaventa, non travolge, non spegne. Il mondo vacilla (come sempre) e le notizie cupe che invadono i nostri telefoni, un certo clima da fine Impero, il vittimismo dilagante prevalgono. Così come l’esperienza per molti (fratelli preti in crisi in primis) di veder crollare il mondo che hanno conosciuto fino ad oggi.

Ma p tempo di credere, non di cedere.

Di andare all’essenziale. Di tornare a Lui. Di dire di Lui. Di amare e basta.

Giustappunto.

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