Sete di luce, di felicità, di gioia, di amore. Tutti.
E cerchiamo di dissetarci a mille fonti, diamo retta a chi ci vende bibite spirituali o mirabolanti bevande energetiche. Ma, spesso, onestamente, quel che beviamo è acqua di mare che ancora di più scatena la sete.
Si tratta di ascoltare la sete, di cercare lo Sposo che ci attende e ci fa scoprire il dono di Dio, la sua presenza. E ci rende sorgente e di rende tempio.
Quaresima è tempo di imparare ad alzare lo sguardo. Di salire sul Tabor.
Imparassimo a fare come Samuele che deve scegliere il nuovo re e che, a nome di Dio, rifiuta i sani e muscolosi figli di Iesse perché Dio vede il cuore e non l’apparenza e il cuore dell’adolescente Davide, agli occhi di Dio, è uno spettacolo!
Imparassimo.
Il rischio, invece, è quello di sprofondare nella notte.
Non quella che si alterna al giorno, che può essere dolce e intensa.
Ma quella dello spirito, dell’anima, dell’inconscio. Uno stato in cui la tenebra contraddistingue le nostre scelte, il nostro percorso.
Commento al Vangelo del 19 Marzo 2023
Figli della luce
Certo che abbiamo sete. Immensa. Insaziabile.
Sete di luce, di felicità, di gioia, di amore. Tutti.
E cerchiamo di dissetarci a mille fonti, diamo retta a chi ci vende bibite spirituali o mirabolanti bevande energetiche. Ma, spesso, onestamente, quel che beviamo è acqua di mare che ancora di più scatena la sete.
Si tratta di ascoltare la sete, di cercare lo Sposo che ci attende e ci fa scoprire il dono di Dio, la sua presenza. E ci rende sorgente e di rende tempio.
Quaresima è tempo di imparare ad alzare lo sguardo. Di salire sul Tabor.
Imparassimo a fare come Samuele che deve scegliere il nuovo re e che, a nome di Dio, rifiuta i sani e muscolosi figli di Iesse perché Dio vede il cuore e non l’apparenza e il cuore dell’adolescente Davide, agli occhi di Dio, è uno spettacolo!
Imparassimo.
Il rischio, invece, è quello di sprofondare nella notte.
Non quella che si alterna al giorno, che può essere dolce e intensa.
Ma quella dello spirito, dell’anima, dell’inconscio. Uno stato in cui la tenebra contraddistingue le nostre scelte, il nostro percorso.
Siamo assetati e Cristo è l’acqua.
Siamo ciechi e Cristo è la luce.
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