Terza domenica di Quaresima, anno di Luca

Es 3,1-8,13-15/ 1Cor 10,1-6,10-12/ Lc 13,1-9

A partire da me

Caino si scaglia contro Abele, ancora.

E muoiono i civili. E i bambini. E assedi come nel Medioevo, la gente spinta alla fame e al freddo. E incubo nucleare. E le centrali attaccate. E minacce e spettri.

Dov’è la bellezza del Tabor? Dove il Dio bellissimo raccontato da Gesù?

Dove, santoiddio, se uomini che si professano cristiani uccidono fratelli nella fede?

Quaresima straziante, la nostra. Di nuove paure, di durissima messa alla prova.

Stavamo uscendo dallo spettro della pandemia. Un mostro, certo, ma legato alla logica della biologia, del mondo in evoluzione, della dinamica della Creazione. Qui no. Si distrugge tutto per affermare principi, per mostrare i muscoli, rissa fra maschi alpha.

Ma dov’è Dio, alla fine?

Come credere ancora nella salvezza?

Come sperare?

Sia, dai. […]

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