Lo abbiamo conosciuto, lo ascoltiamo, lo amiamo e, in qualche modo, lo seguiamo. Sì: siamo discepoli, o vorremmo esserlo. Anche in questi tempi di discernimento e di prova per la nostra Chiesa europea, anche in questo mondo che ci stordisce con la sua violenza.
Gesù c’è, assolutamente. E sappiamo che è risorto, ci crediamo, ci credo.
Eppure nonostante la sua presenza, nonostante i mille segni e le consolazioni, ci sono tempi e momenti in cui ci sembra di affogare, travolti dalle troppe contraddizioni, dalle tante cose da fare, dai problemi che via l’uno arriva l’altro, con l’esperienza e la consapevolezza dei nostri limiti.
Allora prevale la tristezza e lo sconforto, nonostante tutto. Allora scivoliamo nel vittimismo e abbiamo mille e mille ragioni per dirci insoddisfatti.
Qualcuno come noi lo troviamo sempre e parlare delle proprie disgrazie, chissà perché, sembra una buona idea. Come per avere conferma che (sospiro) non ci sono vie d’uscite. E la vita è una croce da portare, altro che.
Commento al Vangelo del 23 Aprile 2023
Terza domenica di Pasqua, anno di Matteo
At 2,14.22-33/ 1Pt 1,17-21/Lc 24,13-35
Santi schiaffoni
Gesù è nella nostra vita, giusto.
Lo abbiamo conosciuto, lo ascoltiamo, lo amiamo e, in qualche modo, lo seguiamo. Sì: siamo discepoli, o vorremmo esserlo. Anche in questi tempi di discernimento e di prova per la nostra Chiesa europea, anche in questo mondo che ci stordisce con la sua violenza.
Gesù c’è, assolutamente. E sappiamo che è risorto, ci crediamo, ci credo.
Eppure nonostante la sua presenza, nonostante i mille segni e le consolazioni, ci sono tempi e momenti in cui ci sembra di affogare, travolti dalle troppe contraddizioni, dalle tante cose da fare, dai problemi che via l’uno arriva l’altro, con l’esperienza e la consapevolezza dei nostri limiti.
Allora prevale la tristezza e lo sconforto, nonostante tutto. Allora scivoliamo nel vittimismo e abbiamo mille e mille ragioni per dirci insoddisfatti.
Qualcuno come noi lo troviamo sempre e parlare delle proprie disgrazie, chissà perché, sembra una buona idea. Come per avere conferma che (sospiro) non ci sono vie d’uscite. E la vita è una croce da portare, altro che.
Non ditelo ai discepoli Emmaus.
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