Trentesima domenica durante l’anno

Sir 35,12-14.16-18/ 2Tm 4,6-8.16-18/ Lc 18,9-14

Vuoto per pieno

Non si può pregare Dio e disprezzare il fratello.

Non ci si può rivolgere a lui e giudicare il peccatore.

Non si può entrare nel tempio ed adorare il proprio ego spirituale.

Non si può stare al cospetto di Dio e non riconoscerlo e amarlo nel volto del peccatore.

Non si può dirsi discepoli e augurare la morte ai profughi che annegano nel nostro mare Mediterraneo.

Non scherziamo.

Chissà se troverà ancora la fede quando tornerà, il Signore. Non le devozioni. E le parrocchie. E i movimenti e i gruppi (sani e santi).

Chissà se troverà ancora la fede.

Anche poca, come quella di un granello. Quello che c’è, che vedo, che ammiro, contemplando foreste cresciute negli oceani del nostro mondo inospitale.

Una fede, però, che parte dal riconoscersi peccatori. Mendicanti. 

Una fede che si nasconde dietro i meriti. Perché davanti a Dio non esistono meriti.

Solo la gioia di essere trapiantati in Dio, nascosti in Lui.

Tenaci e ostinati cercatori di senso. […]

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