Quarta domenica di Avvento

2Sam 7,1-5.8-12.14.16/ Rm 16, 25-27/ Lc 1, 26-38

La mia salvezza

Eccolo, arriva, il Natale.

Un Natale, come sempre, compresso fra la voglia di aprirsi allo stupore e la crudezza di una realtà aggressiva e oscura, in cui guerra e violenza impediscono finanche alla città di Betlemme di celebrarlo con solennità. 

Ma nessuno ci vieterà di accoglierlo, questo Cristo di Dio. Nessuno ci vieterà di farci grotta in questo tempo dolente e sanguinante. Nessuno ci impedirà, infine, di fare di questo tempo un tempo di cambiamento, di conversione, finanche di rinascita.

Questo ci è dato. Questo possiamo fare.

E noi qui a chiederci se lo vogliamo ancora, un Dio così. se abbiamo ancora voglia di metterci in gioco, di svegliarci, di stupirci e di stupire.

Dio continua a nascere, a venire, a provocarci, a chiedere ospitalità e accoglienza.

Basta che non facciamo il madornale errore di prenderci noi per Dio.

Viene, ancora, bussa alle porte del nostro cuore. Irrompe nel quotidiano, così come siamo, in mezzo a questo mondo che pare frammentarsi ed implodere, in questa Chiesa così tenace e compassionevole nonostante i nostri evidenti limiti.

Eccolo, arriva. Dio nasce. Rinasce in ciascuno di noi.

Siamo pronti ad accoglierlo? Datemi retta: seguite Maria. […]

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