Di notte

Il mondo non sta precipitando nel baratro, ma nell’abbraccio di un padre/madre di infinita tenerezza.

E non stiamo assistendo alla fine del mondo ma ci stiamo interrogando sul fine del mondo, sul senso che appare travagliato e oscurto dell’agire distruttivo degli uomini.

Uomini persi che non ammettono di essere persi, che vanno dell’arroganza e della violenza il proprio metro di giudizio.

Così, con felice ostinazione, benedetta costanza, inizia questo anno nuovo in compagnia di Marco. Un piccolo cammino di quattro settimane per prepararsi al Natale. All’ennesimo. Che per molti sarà una felice bolla di buoni sentimenti a acquisti per dimenticare l’insostenibile realtà, per addolcire la saturazione di male notizie e di drammani che logora e svilisce.

Ma noi, ma tu, ma io, non siamo della notte.

Vegliamo con le lampade accese, attendiamo lo Sposo e, qui e ora, lo annunciamo costruendo il Regno che è luogo in cui Dio regna, amando.

Non siamo qui a far finta che poi Gesà nasce.

È venuto nella storia, tornerà nella gloria. Questo ci hanno detto gli apostoli e chi, dopo di loro, hanno costruito speranza. E ora, quest’anno, ancora, qui, viene nel cuore di ciascuno di noi, se lo vogliamo.

Perché la fede non è evento definitivo, acquisito per sempre, ma è costante alleanza, patto da rinnovare, amicizia da coltivare. Troppo forte. […]

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