È irriconoscibile, Pietro. Non è più il pavido discepolo che ha negato di conoscere il Maestro davanti alle serve del sommo sacerdote. Non più l’arrogante e spaccone apostolo che riesce sempre a dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato, suscitando grande imbarazzo. Non è più spaventato, nascosto con gli altri dentro alla sala al piano superiore, quella della cena, come se tutti si aggrappassero a quell’ultimo brandello di felicità.
Voi sapete.
Lo Spirito promesso è arrivato. Lo ha colmato. Lo ha incendiato, scosso, smosso, spinto ad uscire. E ora parla davanti alle persone da cui fuggiva. Insieme a loro ripercorre quegli ultimi mesi, quelle ultime settimane. E annuncia: quel Gesù che avete crocefisso, Dio lo ha resuscitato.
Possiamo allontanare Gesù dalla nostra vita, spegnerne la memoria e la presenza, metterlo ai margini, finanche chiuderlo devotamente in qualche tabernacolo. Poi arriva Dio e lo resuscita. Perché Gesù è vivo, è qui, ora.
Commento al Vangelo del 31 Marzo 2024
Domenica di Resurrezione
At 10,34.37-43/Col 3,1-4/Gv 20,1-9
Voi sapete
Voi sapete.
È irriconoscibile, Pietro. Non è più il pavido discepolo che ha negato di conoscere il Maestro davanti alle serve del sommo sacerdote. Non più l’arrogante e spaccone apostolo che riesce sempre a dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato, suscitando grande imbarazzo. Non è più spaventato, nascosto con gli altri dentro alla sala al piano superiore, quella della cena, come se tutti si aggrappassero a quell’ultimo brandello di felicità.
Voi sapete.
Lo Spirito promesso è arrivato. Lo ha colmato. Lo ha incendiato, scosso, smosso, spinto ad uscire. E ora parla davanti alle persone da cui fuggiva. Insieme a loro ripercorre quegli ultimi mesi, quelle ultime settimane. E annuncia: quel Gesù che avete crocefisso, Dio lo ha resuscitato.
Possiamo allontanare Gesù dalla nostra vita, spegnerne la memoria e la presenza, metterlo ai margini, finanche chiuderlo devotamente in qualche tabernacolo. Poi arriva Dio e lo resuscita. Perché Gesù è vivo, è qui, ora.
Voi sapete.
Sì: sappiamo. So. […]
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