Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2025

Sesta domenica durante l’anno, anno di Luca

Ger 17,5-8/1Cor 15,12.16-20/Lc 6,17.20-26

Beati noi

Alza gli occhi, il Signore, guarda oltre l’orizzonte. 

Attorno ci sono quelli che lo hanno seguito, quelli che pendono dalle sue labbra, quelli che donano la loro barca perché hanno sentito gli stipiti del cuore vibrare.

Alza gli occhi, solleva lo sguardo, prende distanza. Come forse dovremmo fare noi in questi tempi strappati e irrisolti. 

Alzare lo sguardo per non lasciarci mangiare il cuore dalla paura. Paura del presente, paura del futuro, paura di non farcela. Suonati come pugili sul ring, sempre in affanno.

Alzare lo sguardo per trovare, oltre il mare in burrasca, un approdo. Una Parola, un Salvatore, un Cristo.

Parla, il Signore. Indica una strada, un percorso, un cammino. Folle.

Molta gente si è radunata. Da lontano. Molti foresti.

Aspettano una Parola. La Parola che ci spinge a far ressa. A stringerci intorno a chiunque abbia qualcosa di autentico da dire, che ci indichi come essere felici. Oltre i troppi venditori di fumo che ci stanno spegnendo i sogni. E noi idioti a farci condurre.

Gesù alza lo sguardo. E vede i suoi discepoli.

È gente semplice, raffazzonata, fiduciosa. Non ci sono molti intellettuali e, quelli che ci sono, hanno capito che insieme alla mente bisogna allargare il cuore.

La Parola arriva, infine. E non è quella che avremmo voluto ascoltare.

Beati voi. Poveri. Affamati. Nel pianto. Perseguitati.

Ma dai… […]

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